
Giugno è il mese del Texone, l'appuntamento annuale col numero gigante e l'ho letto per voi proponendomi in veste di commentatore sperando nella clemenza del Carcamagnu e nell'assoluzione di Vincenzo Oliva e Sergio Bonelli giudici a latere.
Sorvolo la ricostruzione storica, come sempre ineccepibile e preambolo ad ogni numero annuale del formato oversize, per dire che la collocazione di questa avventura è alquanto improbabile se non addirittura incomprensibile, per non parlare dell'amicizia, che muove a si lungo tragitto, fatta naufragare miseramente, a conferma della debolezza del plot narrativo, che vira inspiegabilmente in un groviglio intricato di situazioni, quando siamo a poche pagine dal termine e con la fine che giocoforza arriva in fretta e in forma banale, lasciando aperti numerosi interrogativi sul futuro dei vari personaggi coinvolti (indios e gauchos su tutti) e soprattutto sul rapporto di amicizia che muove tutto il racconto.
Il giovane disegnatore Pasquale Frisenda fa del suo meglio per tratteggiare con dovizia di particolari i "sudamericani" e rende bene la figura del ns eroe (che poi sarei io ..
